sabato 24 settembre 2011

Limiti della formula e=mc^2

1) un fotone non ha massa (l'elettrone invece si, anche se molto piccola)
2) un fotone nel vuoto viaggia sempre a velocità c
3) un fotone in un mezzo si propaga con velocità di fase c/n, dove n è l'indice di rifrazione del mezzo in cui si trova, e vale n=1 nel vuoto, e un numero (potenzialmente anche complesso in caso di assorbimento) maggiore di 1, e che dipende dalla frequenza.
4) Punto. Il rallentamento di un fotone in un mezzo non ha nulla a che vedere con il percorso che fa, ma dalle proprietà elettriche del mezzo in cui si propaga. Infatti n = √ϵrμr, dove ϵr è la costante dielettrica del mezzo in questione, e μr la sua permeabilità magnetica . Se poi riesci a costruire un mezzo particolare in cui, oltre a propagarsi con velocità di fase c/n, non lo fa in linea retta, il tempo che questo povero fotone passa dentro il mezzo sarà maggiore. Questo ha poco a che fare con la sua velocità di propagazione.
5) Il fotone non ha massa , dunque se E=mc2 valesse, il fotone avrebbe sempre energia nulla, cosa che non è vera.Quindi vla formula non si puo usare. In più, in quella versione particolare, la formula vale solo per corpi a riposo. E il fotone a riposo non ci sta mai.
Il fotone (che non ha massa) non è deviato dalla massa di un corpo, ma viaggia nello spazio-tempo curvato dalla massa di quel corpo. Nell'esperimento (Eintein) i fotoni della stella nascosta viaggiavano nello spazio-tempo curvato dalla massa del Sole.