A quali occhi non prevenuti l’ordine sensibile dell’universo non annunzia una suprema intelligenza? E quanti sofismi non bisogna accumulare per disconoscere l’armonia degli esseri, e l’ammirabile concorso di ogni parte per la conservazione delle altre! Mi si parli finché si vuole di combinazioni e di probabilità: a che vi giova ridurmi al silenzio, se non potete condurmi alla persuasione? E come mi toglierete voi il sentimento involontario che vi smentisce sempre mio malgrado?... Se mi venissero a dire che dei caratteri di stampa, gettati a caso, hanno dato l’Eneide bell’e formata, non mi degnerei di fare un passo per andare a verificare la menzogna.(Jean Jacques Rousseau, Emilio)