lunedì 21 marzo 2011

GENESI BIBLICA EVOLUZIONE O CREAZIONE? CAINO E’ LA CHIAVE DEL MISTERO

Quando iniziai il lavoro di riordinare gli scritti di don Guido per adempiere alla promessa che gli feci di portare a pubblicazione questo testo, mi sentivo oppressa dalla responsabilità di tale compito. Ma, mano a mano che procedevo, mi presero una pace, una gioia, un entusiasmo inspiegabili. Mi rendevo conto che, al di là dei fatti narrati, cambiava il mio modo di pormi davanti a Dio e al prossimo, perché cambiava la mia prospettiva nel vedere le cose. La mia fede in Dio diventava fiducia, il mio rapporto con gli altri diventava comprensione.
Feci leggere questo libro ad alcune persone amiche che, superato lo stupore per gli argomenti trattati, provavano gli stessi sentimenti e affermavano che, come ogni Parola di Dio, questa rivelazione guariva le loro ferite profonde dell’anima: era come se la loro vita fosse giunta ad una svolta perché il rapporto con se stessi e gli altri non era più lo stesso.
Il Vangelo ci invita ad amare il prossimo. Ma com’è possibile amare qualcuno che è indisponente o, peggio ancora, una persona senza morale? È impossibile se non conosciamo cosa c’è dentro la natura dell’uomo e se non gli diamo delle attenuanti. Freud ha sondato il subconscio e l’inconscio, ma, come scienziato, è rimasto emotivamente indifferente di fronte alle alterazioni della psiche.
Con la lettura di questa rivelazione, invece, si arriva alla conoscenza delle cause profonde del modo di sentire e di comportarsi dell’uomo e il nostro approccio non rimane più quello dello spettatore, perché nasce in noi un sentimento di comprensione e di pietà che ci permette di amare anche ciò che è sgradevole sapendo che di quel comportamento spesso l’uomo non ha colpa, ma ne è vittima. Così, cambiando il nostro atteggiamento, vediamo con sorpresa che anche gli altri di riflesso cambiano il loro nei nostri confronti.
L’amore per il prossimo allora non è più una mèta irraggiungibile, perché la conoscenza profonda della natura umana ci viene in soccorso ispirandoci tolleranza e perdono per noi stessi e per gli altri. Questa rivelazione diventa mezzo di guarigione perché spiega, con la ragione, molti comportamenti umani inquadrandoli nella loro giusta dimensione e, soprattutto, fa sì che la guarigione diventi attuabile perché è Dio stesso che se ne fa carico e a questo scopo ha predisposto i mezzi e gli strumenti, ai quali l’uomo possa ricorrere. (Renza Giacobbi)