lunedì 6 giugno 2011

Qual è la parte del corpo protetta dall'elmo? La testa, che rappresenta la mente o la vita intellettuale, di pensiero.
            Dio ha fornito una protezione specifica per la mente e per l'intelletto. Nei miei molti anni di ministero, ho visto un gran numero di servi del Signore resi incapaci proprio dalle ferite alla testa. Non sapevano come proteggere la mente. Satana assedierà la nostra mente con cose tipo la sfiducia, una delle sue armi più comuni. Cominciamo a non aver più fiducia nella moglie, nel marito, negli altri cristiani, nel nostro ministro.

            Altre armi usate da Satana e dirette contro la nostra mente sono:
è il sospetto, la paura, il dubbio e la depressione.
            Si può dire che il venti percento degli operatori cristiani ha problemi di depressione. Parlo per esperienza in questo campo, perché dopo esser stato salvato, battezzato nello Spirito ed essere entrato nel ministero di pastore a tempo pieno, ho avuto un problema ostinato di depressione. Nonostante i molti risultati positivi riscontrati nel mio ministero pastorale, ho dovuto combattere una terribile battaglia contro la depressione. La avvertivo scendere in me, avvilupparmi come una nube grigia che apparentemente mi escludeva dalla famiglia e dagli altri. Per risolvere il problema, ho tentato ogni raccomandazione conosciuta della Scrittura, considerando morto l'"uomo vecchio," fin quando non c'è stato più molto su cui contare.

            Poi un giorno, leggendo Isaia 61,3 notai questa frase: "il canto di lode invece dello spirito di mestizia (o pesantezza)."
è Leggendo la frase "spirito di mestizia," fu come se lo Spirito Santo mi dicesse: "Questo è il tuo problema! Non sei tu o la tua mente -
è ma uno spirito che ti perseguita e che ti è stato addosso sin dall'infanzia."
è Non appena riconobbi la vera identità del mio nemico e mi resi conto che il male non era qualcosa, ma qualcuno, fui per l'80% sulla via della vittoria.
è A completare il quadro, mancava solo Gioele 2,32: "Avverrà che chiunque invocherà il nome del Signore sarà liberato."

            In tutta semplicità, quasi con ingenuità, proclamai quei due versetti e dissi:

"Signore, Tu mi hai dimostrato che ho uno spirito di mestizia, ed ora io proclamo la Tua promessa che chiunque invoca il nome del Signore sarà liberato. Nel nome del Signore Gesù Cristo, ti chiedo di liberarmi da questo spirito di pesantezza."

E fui liberato davvero!

            Ma dopo esser stato la liberato Dio mi mostrò che se Egli aveva compiuto la liberazione, io avevo la responsabilità di rieducare la mia mente.
è Prima della liberazione ne sarei stato incapace, ma una volta liberato dalla depressione, ero in grado di farlo; capii inoltre che Dio non lo avrebbe mai fatto al posto mio.

            Rieducare la mente e coltivare dei modelli di pensiero era questione di disciplina personale, e non fu cosa di un istante. Ma mentre lottavo con quel problema, constatando che la debolezza principale risiedeva nella mia mente, lessi Efesini 6,17: "E prendete l'elmo della salvezza..."
            La mia Bibbia in quel punto aveva un riferimento incrociato che rimandava a 1 Tessalonicesi 5,8:
"Noi invece, che siamo figli del giorno, dobbiamo essere sobri, indossando... l'elmetto della speranza della salvezza."

            Quando lessi che l'elmetto era speranza, capii subito, e Dio mi mostrò che dovevo coltivare la speranza, quell'aspettativa  fiduciosa delle cose buone. La speranza è la protezione della mente.

            Qualcuno ha detto che l'individuo nasce pessimista o ottimista. Io so non solo di esser nato pessimista, ma anche di essere stato accuratamente allevato in quel modo dalla mia famiglia. Nutro un profondo amore e rispetto per i miei genitori, ma essi erano convinti che se non ti preoccupavi, avresti dovuto preoccuparti per il fatto di non preoccuparti.
            Così mi sono reso conto che dovevo rieducare la mia mente, perché essere pessimisti significava rinnegare la mia fede, visto che la Scrittura mi prometteva che, se amavo Dio e vivevo secondo la Sua chiamata e i Suoi scopi, tutto quello che mi sarebbe successo avrebbe collaborato per il mio bene, e ciò non lasciava alcuno spazio logico al pessimismo.

            Riuscii nella mia rieducazione: indossai l'elmetto della speranza. Tutti conosciamo l'avvertimento presente sui luoghi edificabili, che cioè certe aree sono "dure e difficili." Bene, la vita cristiana è un'area dura e difficile, ed è necessario proteggere di continuo la mente con l'elmo della speranza.